Normativa Radon in Regione Lombardia – Obblighi di verifica

La Regione Lombardia ha introdotto un quadro normativo articolato per la prevenzione e la riduzione del rischio di esposizione al gas radon negli ambienti chiusi, con particolare riferimento alle abitazioni e ai luoghi di lavoro.

Linee guida regionali

Con il Decreto del 21 dicembre 2011, n. 12.678, sono state adottate le “Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor”. Tali linee forniscono indicazioni tecniche ai progettisti, ai comuni e ai costruttori, sia per la realizzazione di edifici nuovi sia per la misurazione del radon negli edifici esistenti.

Legge regionale n. 3/2022

La Legge Regionale 3 marzo 2022, n. 3 ha modificato la L.R. 33/2009, recependo le disposizioni del D.Lgs. 101/2020 in materia di radiazioni ionizzanti. È stato introdotto un nuovo Capo II-quater dedicato alla prevenzione e protezione dal rischio radon. In particolare, l’articolo 66 sexiesdecies stabilisce che, per interventi edilizi che comportano “attacco a terra” (nuove costruzioni o ampliamenti in contatto con il suolo), devono essere adottati criteri costruttivi specifici volti a prevenire l’ingresso del radon. Inoltre, i comuni lombardi sono tenuti a integrare i propri regolamenti edilizi con norme tecniche dedicate entro un anno dall’entrata in vigore della legge (scadenza fissata all’8 marzo 2023).

Aree prioritarie a rischio

La Regione ha individuato 90 comuni considerati prioritari, nei quali oltre il 15% degli edifici presenta valori medi annui di radon superiori a 300 Bq/m³. In tali aree, la misurazione del radon è obbligatoria nei luoghi di lavoro. Secondo la DDG Lombardia n. 2170 del 19 febbraio 2025, i datori di lavoro devono completare le misurazioni entro 18 mesi dalla classificazione delle aree a rischio. Qualora i valori rilevati superino la soglia di riferimento di 300 Bq/m³, devono essere adottate misure correttive.

Comunicazione e registrazione dei dati

A partire dal 1° marzo 2025 è obbligatorio l’utilizzo della piattaforma Ge.R.I. (“Gestione Radon Indoor”) per la trasmissione dei dati delle misurazioni alle autorità competenti (ATS e ARPA). Tale sistema consente di uniformare la raccolta delle informazioni, generare la relazione tecnica e trasmettere i dati al database nazionale SINRAD.

Obblighi dei comuni

I comuni devono integrare i propri regolamenti edilizi con norme specifiche per la prevenzione del radon e promuovere campagne informative rivolte alla popolazione, con particolare attenzione ai territori classificati come prioritari.

Sintesi operativa

  • Negli immobili situati in comuni prioritari la misurazione del radon è obbligatoria nei luoghi di lavoro ed è fortemente raccomandata anche nelle abitazioni.
  • Nei nuovi edifici con attacco a terra devono essere previste misure preventive (barriere, sistemi di ventilazione, ecc.).
  • Dal 2025 tutte le misurazioni devono essere registrate sulla piattaforma Ge.R.I. e comunicate alle autorità competenti.
  • Anche al di fuori delle aree prioritarie è consigliabile effettuare misurazioni nei locali a diretto contatto con il terreno (pianterreni e seminterrati), poiché il radon può accumularsi anche in zone non classificate a rischio elevato.

Tecno Sicurezza dispone di tecnici qualificati in grado di supportare imprese e privati negli interventi di risanamento da gas radon, garantendo il rispetto della normativa e la tutela della salute negli ambienti indoor.

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