La formazione sulla sicurezza non è più soltanto un obbligo: con il nuovo Accordo Stato‑Regioni del 17 aprile 2025, entrato in vigore il 24 maggio, diventa una vera occasione di crescita e responsabilità condivisa. Non più regole frammentate, non più interpretazioni confuse: finalmente abbiamo un quadro unico, chiaro e moderno.
Cosa significa per noi? Significa corsi più mirati, più pratici, più vicini ai rischi reali che affrontiamo ogni giorno. Significa che i preposti avranno una formazione più solida, che i dirigenti potranno concentrarsi sull’essenziale, che i datori di lavoro non potranno più delegare senza conoscere davvero le regole.
E non finisce qui: chi lavora in ambienti confinati o con attrezzature speciali avrà percorsi dedicati, con prove pratiche e verifiche finali. Perché la sicurezza non si impara solo sui libri, si vive, si sperimenta, si mette in pratica.
L’obiettivo è chiaro: trasformare la formazione da un adempimento burocratico a un investimento di valore.
Le principali novità introdotte dall’Accordo 2025
- Entrata in vigore: approvato il 17 aprile 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2025. Periodo transitorio fino al 23 maggio 2026.
- Accorpamento e semplificazione: sostituisce gli accordi del 2011, 2012 e 2016, creando un testo unico.
- Durate e contenuti minimi: definiti per ogni figura (lavoratori, preposti, dirigenti, datori di lavoro, RSPP/ASPP, coordinatori, addetti attrezzature).
- Nuovi corsi obbligatori: per ambienti confinati o sospetti di inquinamento e per attrezzature speciali (gru, carriponti, PLE, macchine agricole, ecc.).
- Aggiornamenti periodici:
- Preposti: corso base 12 ore, aggiornamento ogni 2 anni (min. 6 ore).
- Dirigenti: corso base ridotto a 12 ore, aggiornamento ogni 5 anni.
- Datori di lavoro (non RSPP): corso iniziale obbligatorio di 16 ore.
- Qualità e tracciabilità: verifiche finali di apprendimento, monitoraggio dei formatori, documentazione tracciabile.
- Parte pratica: obbligatoria per corsi su attrezzature e ambienti a rischio.